La pelle può essere considerata una mappa? In questo caso, sì!

L’artista inglese Mark Powell, ispirato nel suo lavoro da Jean Michael Basquiat e Chuck Close, è famoso per il suo utilizzo delle penne biro per creare degli stupendi disegni su buste da lettera antiche, trattando i più svariati soggetti, dagli uccelli in volo ai ritratti di persone.

La sua arte si è recentemente evoluta, passando dalle buste a utilizzare una vecchia mappa come tela: Powell disegna volti e corpi dettagliati, a cui viene data consistenza mediante l’incrocio delle strade, dei viali e dei vicoli che appaiono nella mappa sottostante, a prescindere dalla regione o città rappresentata. Le buste appaiono sbiadite, con dei francobolli che attestano il loro viaggio attraverso il continente europeo più di un secolo fa.

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L’artista britannico sceglie di disegnare su della carta con marchi e stampi storici in modo da permeare il proprio lavoro con una storia che supera i confini, fornendo una situazione più ampia e profonda ai soggetti rappresentati. ” La diversità valorizza sia tela sia soggetto; spero che questo porti l’osservatore a meravigliarsi, e magari a creare, una storia per entrambi,” afferma Powell. “Raramente collego il ritratto e la tela, perché sono entrambi, per me, sconosciuti.”

Powell ha lavorato, inoltre, su grandi dipinti come quelli prodotti da Basquiat, ma preferisce i ritratti, che possono richiedere dalle quattro ore al mese di lavoro, in base al livello di dettagli richiesto e alla dimensione. “La mia motivazione è costante: voglio solo creare e spero di, un giorno, fare colpo su me stesso.”

L’artista inglese mantiene una media di trenta mostre all’anno: la più recente, intitolata Anthropology, si tiene dal 3 marzo fino al 10 aprile a Londra, nella Hang-up Gallery di Newington.

Potete scoprire di più riguardo alla vena artistica di Powell nel suo profilo Facebook.

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Fonte per l’articolo su This is Colossal.

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